1 A dispetto dell'inverno incombente, puntiamo ancora in alta quota. Ospite inatteso il momentaneamente single Michele, che sarà testimone di un fatto scabroso, storico nelle vicende del nostro gruppo.
2 Si inizia con lunghissimo saliscendi misto, per evitare di risalire la statale della Valtournenche
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4 Uno dei numerosissimi tratti di salita estrema. Il vertical (in salita) è all'ordine del giorno!
5 Uno dei rarissimi tratti rilassanti
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7 Ed ecco il fattaccio! Sono immagini che potrebbero ferire la sensibilità di più d'uno; me ne assumo la responsabilità e me ne scuso. Neanche il giubileo ci potrà salvare!
8 Eccoci belli freschi (si fa per dire) a Chamois, pronti per proseguire.
9 Il prosieguo della gita è hard, come previsto rampe feroci a non finire, e il sole che picchia manco fosse luglio
10 D'altra parte, paesaggi e ambiente spettacolari, riservati a queste stagioni
11 Lago di Lod, variante non necessaria costata numerosi fuorisoglia
12 Finalmente un bel traverso che non fa allarmare i cardiofrequenzimetri
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14 Il traverso purtroppo finisce, si riprende per la massima pendenza.
15 Sempre più ripido, e pure su neve!
16 Raggiungiamo infine la meta e quindi forse la fine delle fatiche.
17 Siamo nella conca dei laghi di Champlong; ci possiamo concedere una pausa spuntino ma breve, perchè il tramonto incombe e il giro è ancora lungo.
18 Si prosegue in discesa
19 E' il tratto clou della gita!
20 Si prosegue in discesa su veloce carrareccia: il tempo a disposizione non consente varianti fantasiose
21 Dal colle di Pilaz tuttavia proviamo un sentiero che si rivelerà più che azzeccato.
22 Raggiunta La Magdeleine proseguiamo sul sentiero 7, che ci condurrà, in discesa, a Promiod.
23 Da Promiod lunghissimo sentiero ciotolato che mette e dura prova freni e sospensioni.
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25 Discesa decisamente divertente e non eccessivamente tecnica a condizione che il fondo sia perfettamente asciutto, come oggi.
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28 Chiudiamo a sole tramontato questo bellissimo giro, senz'altro da rifare e pubbilcare!